
Come noto, la riforma della Buona Scuola, riponendo particolare attenzione sull’aggiornamento e la formazione degli insegnanti, ha istituito la cosiddetta “Carta del Docente”, un’iniziativa che permette agli insegnati di ruolo di ricevere un bonus di 500 euro annui e di poter spendere il contenuto del predetto portafoglio elettronico per diverse finalità, culturali e formative.
Tuttavia, non tutti i docenti hanno potuto usufruirne: coloro i quali venivano assunti con contratto a tempo determinato, hanno visto negata la possibilità di vedersi erogare tale somma.
Infatti, nonostante la completa equiparazione tra gli status, l’art. 1, comma 121, della legge n. 107/2015, prevede testualmente che “è istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell'importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, può essere utilizzata per l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale […]”.
Fino ad oggi, quindi, il beneficio suddetto veniva concesso solo ai docenti di ruolo assunti a tempo indeterminato.
Tuttavia, a tal riguardo, è di recente intervenuta la Suprema Corte di Cassazione che, con specifica sentenza, ha dettato sul punto importanti ed univoche interpretazioni giurisprudenziali e favorevoli. La Corte, difatti, sciogliendo ogni dubbio, ha confermato che anche i docenti precari hanno diritto al suddetto bonus, svolgendo precisazioni con riferimento al periodo temporale degli incarichi.
Per tale motivo, ci si propone di censurare le illegittimità prospettate.
Al fine di aderire al ricorso e all’azione che lo studio intende intraprendere si richiede di inoltrare, tramite scansione, all’ indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., i seguenti documenti:
- Breve esplicazione e memo relativo all’attuale e pregressa situazione professionale e d’impiego con l’indicazione degli anni per cui si vuole agire al fine del recupero delle somme e la specifica indicazione delle scuole presso cui si era o si è impiegati e del relativo contratto di lavoro;
- copia della procura speciale sottoscritta e scansionata, con relativo documento d’identità in corso di validità;
- copia delle buste paga ricevute e relative ai periodi d’interesse;
- copia dei contratti di lavoro stipulati nei relativi periodi e copia dei relativi CUD;
- copia dell’ultimo contratto di lavoro stipulato presso le istituzioni scolastiche e di attuale impiego.
Il costo del ricorso è di euro 100,00 cadauno, escluso il pagamento del relativo contributo unificato.
Quest’ultimo non andrà pagato per coloro che possiedono un reddito inferiore a 38.514,03 euro i quali, dunque, potranno usufruire della relativa esenzione.
In tale eventualità, si rimette apposita autocertificazione da compilare, sottoscrivere ed inoltrare scansionata, insieme agli ulteriori sopra indicati documenti.
Per ogni esigenza Vi chiediamo di metterVi direttamente in contatto con lo studio legale.