Con decreto monocratico il TAR del Lazio ha ordinato l’inserimento in graduatoria dello studente extracomunitario che pur avendo sostenuto il test di conoscenza della lingua italiana era stato escluso dalla graduatoria.
Con decreto del 13 settembre 2023 il TAR Lazio ha confermato l’orientamento ottenuto dallo studio legale con ben 7 decreti ante causam, stabilendo ancora una volta che il diritto allo studio non può essere compresso per mere irregolarità o formalità in quanto trattasi di diritto costituzionalmente garantito.
Nel caso de quo lo studente aveva sostenuto la prima prova in italiano e poi il TOLC, ma si è visto escluso in quanto secondo l’Ateneo di Bologna avrebbe dovuto caricare il risultato della prova di lingua italiana per l’inserimento in graduatoria.
Anche il Ministero ha poi concordato che l’art. 4 comma 4 del D.M. MUR n. 1107/2022 prevede quanto segue: “I cittadini non comunitari residenti all’estero sono ammessi a partecipare ai TOLC indipendentemente dal superamento della prova di conoscenza della lingua italiana, che è richiesto ai fini dell’immatricolazione ai corsi…”.
Conseguentemente l’Ateneo ha ammesso il ricorrente in graduatoria e ne ha disposto l’immatricolazione senza alcuna riserva.
“Il sistema del TOLC e la piattaforma del CISIA non funzionano. Prova ne sono i sette decreti cautelari emessi da diversi Presidenti del TAR” – dichiara l’Avv. Michele Bonetti – “Ora si analizzeranno e si giudicheranno tutti gli ulteriori errori effettuati dal CISIA nel momento dell’equalizzazione dei punteggi e nel momento della somministrazione delle prove. Errori ed illegittimità dovute ad un sistema del tutto Kafkiano”.
Tutti coloro che volessero informazioni in merito a tale tipologia di ricorso può scrivere all’email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..