
Il Tar del Lazio, III sezione bis, con articolata sentenza, ha accolto in via definitiva il ricorso dell'UDU Firenze che denunciava le gravi irregolarità verificatesi presso l'Ateneo fiorentino.
“Trattasi di una questione sfociata anche in un procedimento penale.” - a parlare è l'Avvocato dell'UDU Michele Bonetti, che ha patrocinato il ricorso insieme all'Avv. Santi Delia - “Il Tar del Lazio, dopo un lungo processo iniziato al Tar della Toscana e proseguito al Consiglio di Stato, ha riconosciuto che, presso l'Ateneo, vi sono state delle violazioni del principio della segretezza della prova. Secondo il Tar” - prosegue Bonetti - “l'Ateneo fiorentino, oltre alla carta d'identità esibita sul banco, ha richiesto ai candidati l'apposizione di un cartellino con codici e nomi sul petto. Con detto cartellino sul petto i candidati erano identificabili e si poteva risalire al loro compito il cui codice segreto era in bella mostra sul tavolo.”
Il Tar annulla così la graduatoria dell'anno accademico 2013/2014 dell'Ateneo fiorentino, ma solamente nella parte in cui vengono esclusi i ricorrenti e dunque senza alcun pregiudizio per gli altri studenti.
In tal modo, i ricorrenti dell'UDU, oltre 100 in attesa di giudizio, potranno completare il loro corso di studi essendo ammessi in via definitiva e non più con riserva.