
Ci troviamo oggi a commentare l’ultima Sentenza pubblicata dal Tribunale Amministrativo del Lazio sull’illegittimità dei test svoltisi nell’anno accademico 2012/2013.
La sentenza definitiva, resa nel giudizio su cui vi era stato già l’accoglimento in sede cautelare, dispone l’accoglimento del ricorso “con conseguente annullamento del diniego di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma Tor Vergata, per l’anno accademico 2012/2013”.
La tesi accolta dal Giudice Amministrativo, riguardava l’illegittima formulazione della graduatoria su base locale, piuttosto che l’adozione di un’unica graduatoria nazionale per Medicina (nel caso in esame trattavasi di una graduatoria su basi regionali/macroregionali).
Il Tar ha riconosciuto “fondato il motivo relativo alla mancata graduazione dei candidati a livello nazionale che hanno partecipato ai test di ammissione al corso di laurea in questione, come già rilevato in sede cautelare” annullando la graduatoria aggregata su solo alcune sedi che bandivano la prova per Medicina e Chirurgia.
Trattasi di una pronuncia definitiva di merito sul ricorso proposto al Tal del Lazio, grazie al quale la studentessa ha potuto accedere in sovrannumero al corso di laurea di Medicina. Nel caso di specie il TAR del Lazio, questa volta in difformità rispetto a quanto recentemente accaduto (https://www.lavocedeldiritto.it/index.php/istruzione/item/935-il-tar-del-lazio-sancisce-il-principio-del-consolidamento-dei-candidati-ammessi-a-frequentare-con-riserva-il-corso-di-laurea), non accoglie il principio del consolidamento ma scende nel merito della questione permettendo ai nostri ricorrenti di continuare a studiare.
“La sentenza in esame”, secondo il commento dell’Avv. Michele Bonetti, founder dello Studio Legale Bonetti&Delia, “non fa che avvalorare la bontà delle nostre tesi, portate avanti negli anni anche con i ricorsi amministrativi e non solo”. “Non rimane che interrogarsi sulla credibilità del numero chiuso così come inteso negli ultimi anni o se sia opportuno invece, come ritiene lo stesso Avv. Michele Bonetti che patrocina il ricorso, anche alla luce dell’attuale momento storico, un ripensamento dell’intero sistema di accesso alle università”.