
Si riapre la graduatoria nazionale di Medicina e Chirurgia ed Odontoriatria e Protesi Dentaria. Anche il MIUR accoglie la tesi dell'UDU relativa alla necessaria assegnazione dei posti che rimangono disponibili.
Il Ministro Giannini, in data 30.09.2014, ha firmato un Decreto Ministeriale (non si tratta dunque di una semplice nota a firma di un Dirigente amministrativo...) in cui riapre i termini per lo scorrimento della graduatoria nazionale per la copertura dei posti disponibili.
Si legge nelle premesse del Decreto "CONSIDERATA la contemporanea presenza delle graduatorie nazionali e di quelle ancora in fase di scorrimento di alcune università non statali;RITENUTO che alcuni candidati inseriti in entrambe le graduatorie per il medesimo corso di laurea potrebbero decidere di rinunciare all'immatricolazione nella graduatoria nazionale e di lasciare conseguentemente non coperti dei posti programmati nelle università statali;RITENUTO necessario provvedere alla copertura di tutti i posti programmati per l'a.a. 2014-15;".
A seguito di questo provvedimento molti dei non ammessi e non ricorrenti potranno essere richiamati. Tuttavia ci chiediamo, che fine faranno i ragazzi che hanno accettato una sede deteriore rispetto a quella di prima opzione? In poche parole se qualcuno a seguito del blocco della graduatoria è finito ad esempio a Sassari, perchè non può tornare a Trento?
Si pone e ripropone il problema delle opzioni e delle sedi dove studiare. Un a recente nota ministeriale ha sparpagliato i nostri ragazzi senza alcun criterio logico, provando a spostare i nostri ricorrenti sulla base del "principio" di non poter avvantaggiare i ricorrenti "nelle scelte delle sedi ove studiare rispetto ai vincitori di concorso".
Quindi tutti questi vincitori del concorso che a seguito della chiusura anticipata della graduatoria, poi di nuovo riaperta, studiano lontano da casa, non sono anche loro ulteriormente ed illegittimamente lesi?
Non è più sufficiente provvedere di volta in volta con note e provvedimenti; bisogna mettere completamente mano al sistema di accesso programmato, modificando i criteri di accesso, ampliando posti e strutture nella direzione di un accesso libero e con lo sguardo alla riforma per l'ingresso nel mondo del lavoro e delle professioni.
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