
Sono di queste ore i provvedimenti del TAR del Lazio che, nell’ambito del contenzioso relativo al concorso per i Dirigenti Scolastici indetto nel 2017, condannano il Ministero dell’Istruzione all’ostensione di tutta la documentazione richiesta con particolare riferimento ai log di sistema individuali dei candidati. Il Ministero, che già nei mesi scorsi era stato obbligato a rilasciare il software che ha gestito l’algoritmo relativo allo svolgimento della prova scritta del concorso, dovrà ora rilasciare le impronte delle singole prove dei ricorrenti.
“Le indagini peritali svolte sul codice sorgente mostrano palesi errori nel sistema e nel salvataggio dei dati” commenta l’Avv. Michele Bonetti che patrocina i ricorsi “Ora si dimostrerà come tali errori abbiano inciso sulla prova dei singoli candidati che, addirittura, dopo aver risolto uno o più quesiti si sono visti attribuire 0 punti perché la risposta non era stata salvata dal sistema”.
All’esito dell’analisi sul software, dunque, accanto ai numerosi motivi sollevati in merito alle illegittimità riscontrate durante il concorso e ancora non delibati dal G.A., si aggiungono sempre maggiori dubbi circa il corretto funzionamento del sistema informatico che, in base a quanto emerso dalla relazione peritale, potrebbe aver determinato l’esclusione dalla procedura di numerosi candidati.
“L’Amministrazione dovrà fornire i singoli file delle domande svolte dai ricorrenti comprensive di resoconto dei salvataggi, aggiunte anche non salvate, revisioni e dei relativi log di sistema” continua l’Avv. Michele Bonetti, fondatore dello studio legale Bonetti & Delia “quello informatico deve essere uno strumento per meglio servire il cittadino e non può certo porsi come mezzo discriminatorio e lesivo per i candidati, specie in un concorso di tale rilievo”.