
Il Tribunale di Roma, sez. lavoro, ha accolto il ricorso ex art. 700 c.p.c., patrocinato dall’Avv. Michele Bonetti, finalizzato all’accertamento del diritto di una ricorrente, “scavalcata” nelle nomine, alla stipula del contratto a tempo determinato ex art. 59, comma 4, D.L. 73/2021 conv. in L. 106/2021.
Come noto, già dal mese di settembre si erano rilevate numerose problematiche nelle convocazioni da GPS attribuibili al malfunzionamento dell’algoritmo gestionale delle nomine. A causa di dette anomalie taluni insegnanti si sono visti sopravanzare da soggetti che si trovavano in una posizione più bassa in graduatoria.
“Se la perdita di un incarico a causa di un errore nella convocazione rappresenta sempre un fatto di particolare rilevanza, anche in considerazione dell’affidamento del cittadino nell’operato della P.A. nel caso di specie quanto accaduto si sostanziava in una illegittimità ancor più grave” commenta l’Avv. Michele Bonetti, fondatore dello Studio Legale Bonetti&Delia, che continua “la procedura di reclutamento in oggetto, difatti, era finalizzata alla stipula di un incarico ai sensi dell’art. 59, comma 4, del c.c. Decreto Sostegni bis, a norma del quale i contratti a tempo determinato verranno trasformati in contratti a tempo indeterminato. È palese dunque che il danno patito dalla ricorrente era gravissimo sia da un punto di vista economico che professionale”.
La docente ricorrente, preso atto di non essere stata convocata ai sensi dell’art. 59, comma 4, per un mero errore nelle convocazioni, nonostante la mancata copertura di molte delle sedi da lei opzionate, agiva dunque davanti al Tribunale di Roma che, con un provvedimento d’urgenza, ha accertato l’illegittimità nelle convocazioni imponendo all’amministrazione di porre in essere gli adempimenti necessari alla stipula del contratto e all’avvio dell’anno di formazione e prova previsto dalla normativa di riferimento.
“Sin dal mese di settembre, insieme al Sindacato Gilda degli Insegnanti, ci siamo occupati della vicenda” sottolinea l’Avv. Michele Bonetti “non è ammissibile che errori di tal guisa segnino la vita personale e professionale dei docenti. Ora ci adopereremo affinché l’Amministrazione adempia con urgenza a quanto statuito dal giudice rimuovendo ogni eventuale ostacolo all’espletamento dell’anno di prova”.