In data 2 maggio 2019 il M.I.U.R. ha pubblicato il “bando di ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione di Area sanitaria per l'A.A. 2018/2019”.
Il bando prevede illegittimamente che i medici stranieri, anche se in Italia da anni, debbano possedere quale requisito imprescindibile “entro la data della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, una certificazione di lingua italiana, attestante la conoscenza della lingua italiana corrispondente al livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue (QCER) rilasciata dagli enti certificatori accreditati appartenenti al sistema di certificazione unificato CLIQ (Certificazione Lingua Italiana di Qualità): Società Dante Alighieri, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena e Università degli Studi Roma Tre”.
Il Ministero ha già provveduto ad emanare un decreto in cui proroga il termine per il conseguimento della certificazione linguistica all’8 luglio 2019, tuttavia l’apposizione di tale requisito è palesemente discriminatoria.
Il nostro studio legale, pertanto, propone specifica impugnazione avverso tale illegittima previsione ministeriale.
Lo studio consiglia, comunque, a tutti gli interessati di presentare la domanda di partecipazione al concorso entro i termini stabiliti nel bando, con riserva di conseguimento del titolo.