
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito aggiunge i due punti mancanti al punteggio della graduatoria nella procedura riservata di cui al D.M. prot. 107 dell’8 giugno 2023.
La professoressa, aspirante dirigente, aveva partecipato al concorso bandito dal D.M. prot. 107 dell’8 giugno 2023. Come noto, la procedura è stata bandita per porre rimedio al contenzioso generato a seguito delle irregolarità verificatesi nel concorso ordinario del 2017. Per tale ragione, prevedeva espressamente che i titoli valutabili fossero esclusivamente quelli posseduti alla data del 19 dicembre 2017, i quali sarebbero stati valutati ai sensi della Tabella A allegata al D.M. n. 138/2017. La professoressa presentava regolare domanda allegando tutti i titoli in suo possesso. Con la pubblicazione della graduatoria, scopriva che non erano stati correttamente computati i suoi titoli, con una decurtazione di 2 punti.
La Professoressa, per il tramite dello scrivente studio legale, presentava al Ministero dell’Istruzione e del Merito un’istanza di accesso agli atti, al fine di acquisire piena contezza delle modalità con cui la Commissione esaminatrice aveva effettuato le proprie valutazioni.
Tuttavia, il Ministero non rispondeva entro i 30 giorni previsti dalla normativa. Di fronte al silenzio dell’Amministrazione, si è deciso di adire il TAR Lazio con un ricorso ex art. 116 cpa. Il Tribunale ha accolto il ricorso, riconoscendo il diritto della docente ad accedere alla documentazione richiesta.
Dai documenti ricevuti è emersa un’evidente anomalia nella valutazione dei titoli.
In particolare, dal verbale acquisito (pervenuto con notevole ritardo), si rileva che per la voce "Titolo A.1 – Laurea Magistrale", la Commissione ha indicato nei propri commenti che il titolo era stato utilizzato come requisito di ammissione, ma ha assegnato 0 punti, in luogo dei 2 previsti, senza fornire alcuna motivazione.
La professoressa, per il tramite dello studio Bonetti&Delia, procedeva quindi all’inoltro del citato ricorso gerarchico deducendo l’illegittimità dell’agere dell’Amministrazione.
Il Ministero, a seguito della ricezione del ricorso, decideva di procedere alla rettifica del punteggio finale conseguito dalla professoressa, attribuendo i due punti che le spettavano di diritto per i titoli presentati.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto” – commenta l’Avvocato Bonetti – “È fondamentale che l’Amministrazione si attenga non solo ai criteri previsti dalla legge, ma anche a quelli che essa stessa stabilisce. Siamo felici che la professoressa abbia ottenuto il posto che le spettava in graduatoria, e ci auguriamo che questo sia l’inizio di una brillante carriera professionale.”