Le nuove regole per l'accesso in magistratura prevedono un percorso facilitato per i praticanti dell'Avvocatura dello Stato.
Il bando per 340 posti indetto con il Decreto Ministeriale del 5 novembre 2014 stabilisce infatti che possono essere ammessi direttamente alle prove concorsuali per l’accesso in magistratura senza passare per le lunghe e costose scuole di specializzazioni legali non solo coloro che abbiano fatto uno stage formativo in un ufficio giudiziario, ma anche coloro che abbiano svolto il tirocinio presso l’Avvocatura statale se aventi i seguenti requisiti: meno di trent’anni, un voto di laurea superiore a 105/110 o una media di 27/30 in alcuni esami.
Secondo noi ciò costituisce una discriminazione inaccettabile per i praticanti degli studi privati e delle altre amministrazioni pubbliche (come le avvocature della Banca d’Italia e quelle dell’Inps).
Per tale ragione il nostro Studio, già contattato da numerosi partecipanti alle prove scritte del precedente concorso per l’accesso in magistratura a seguito della denuncia dell’ingresso nelle aule d’esame di codici e testi non consentiti (http://www.avvocatomichelebonetti.it/index.php/news/item/831-concorso-magistratura-2014-irregolarit%C3%A0-durante-le-prove-scritte), sta valutando l’opportunità di preparare un ricorso collettivo contro quella che è stata definita da molti una nuova “inaccettabile discriminazione”.