Nella G. U. n. 59 del 26 luglio 2019 - 4^ serie speciale - concorsi ed esami, è stato pubblicato il bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di complessive n. 2.329 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato per il profilo di Funzionario del Ministero della Giustizia.
Oltre alla iniziale prova preselettiva, il bando prevedeva l’espletamento di una prova scritta e, a conclusione della procedura, una prova orale la cui data, allo stato deve essere ancora resa nota.
Con particolare riferimento alla prova scritta ai candidati è stata sottoposta una prova costituita da 60 domande a risposta multipla, ciascuno con tre opzioni di risposta, da risolvere in un tempo di 60 minuti. Il superamento della prova era subordinato al raggiungimento della soglia di 21/30, nonché all’ulteriore superamento di tre soglie per le materie di: diritto, informatica ed inglese.
Lo studio sta ricevendo plurime segnalazioni in merito ad una domanda relativa alla sezione di informatica formulata nei seguenti termini “che cos’è un trojan horse? A) un programma; B) un virus; C) un sito web”.
La risposta fornita dai candidati “programma” è stata tuttavia reputata errata dalla Commissione Ripam. Tale circostanza ha dunque pregiudicato la posizione dei candidati che, per una sola domanda, non hanno raggiunto la soglia utile ai fini dell’accesso alla successiva prova orale.
A nostro modo di vedere vi sono i presupposti per avanzare un’azione innanzi al TAR Lazio al fine di richiedere al G.A. la possibilità, per quanti sono stati pregiudicati da tale quesito, al fine di richiedere la prosecuzione della procedura concorsuale sottoponendosi alla finale fase orale.
Lo studio è a disposizione per un confronto sul punto e al fine di ricevere informazioni chi è interessato può contattarci alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e compilare il seguente form di preadesione https://forms.gle/z7GgaDuWujx7nAYRA
