Come noto la riforma della Buona Scuola, rivolgendo una particolare attenzione all’aggiornamento e alla formazione dei docenti, ha istituito la cosiddetta “Carta elettronica del Docente”, iniziativa che permette agli insegnati di ricevere un bonus di 500 euro annui per finalità culturali e formative.
Tuttavia, non per tutti i docenti è stato allo stesso modo agevole usufruirne: si è creata una accentuata disparità tra i cosiddetti docenti “precari” e “di ruolo” , nonostante la completa equiparazione tra gli status, vedendosi solo quest’ultimi erogate le somme a scapito dei “precari” che non disponevano ancora di contratti a tempo indeterminato.
Tuttavia, a tal riguardo, è di recente intervenuta la Suprema Corte di Cassazione che, con specifica sentenza, ha dettato sul punto importanti ed univoche interpretazioni giurisprudenziali favorevoli. La Corte, difatti, sciogliendo ogni dubbio, ha confermato che anche i docenti precari hanno diritto al suddetto bonus, svolgendo precisazioni con riferimento al periodo temporale degli incarichi.
Al fine di aderire al ricorso e all’azione che lo studio intende intraprendere si richiede di inoltrare, tramite scansione, all’ indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., i seguenti documenti:
- Breve esplicazione e memo relativo all’attuale e pregressa situazione professionale e d’impiego con l’indicazione degli anni per cui si vuole agire al fine del recupero delle somme e la specifica indicazione delle scuole presso cui si era o si è impiegati e del relativo contratto di lavoro;
- copia della procura speciale sottoscritta e scansionata, con relativo documento d’identità in corso di validità;
- copia delle buste paga ricevute e relative ai periodi d’interesse;
- copia dei contratti di lavoro stipulati nei relativi periodi e copia dei relativi CUD;
- copia dell’ultimo contratto di lavoro stipulato presso le istituzioni scolastiche e di attuale impiego.
Nello specifico, per tutti coloro il cui Tribunale competente è quello di Roma è richiesto unicamente il pagamento del contributo unificato.
Si ricorda che in ogni caso il contributo unificato, invece, non andrà pagato per coloro che possiedono un reddito familiare per l’anno 2023, inferiore a 38.514,03 euro. In tale eventualità, lo studio rimetterà apposita autocertificazione da compilare, sottoscrivere ed inoltrare scansionata, insieme agli ulteriori sopra indicati documenti.
Per ogni esigenza Vi chiediamo di metterVi direttamente in contatto con lo studio legale tramite l’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Si rimane a disposizione per ogni altra informazione o chiarimento.
Distinti Saluti