Il Consiglio di Stato ha pubblicato oggi le prime ordinanze cautelari di accoglimento con cui è stata disposta l’ammissione in sovrannumero e con riserva dei nostri ricorrenti in virtù dell’annullamento dei quesiti che abbiamo contestato con i ricorsi.
I Giudici di Palazzo Spada, prendendo atto della verificazione dell’ISS, hanno accolto i ricorsi in appello patrocinati dagli Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia, “disponendo l’ammissione dell’appellante, con riserva e in sovrannumero, al corso di laurea in Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2021/2022”.
“È una vittoria importantissima” – commenta l’Avv. Michele Bonetti, founder dello Studio Legale Bonetti & Delia – “in quanto il Consiglio di Stato ammette in sovrannumero i ricorrenti che grazie al punteggio per le domande contestate superano la soglia dell’ultimo ammesso. Tale nuovo e rilevante sviluppo avrà, presumibilmente, la forza di aprire nuove prospettive per tutti i contenziosi analoghi ancora pendenti e che hanno censurato le domande 10 e 21 rivendicando il relativo punteggio”.
Il Consiglio di Stato, considerando la complessità della vicenda e la necessità di fare chiarezza in merito alla veridicità dei quesiti, (basti pensare che al suddetto test hanno partecipato almeno 60.000 studenti) aveva richiesto il parere dell’Istituto Superiore di Sanità, il quale, all’esito della verificazione, ha confermato la bontà delle censure sui quesiti promosse dallo Studio Legale.
L’ammissione in sovrannumero ordinata dall’Organo supremo della giustizia amministrativa postula la non necessità di revisionare l’intera graduatoria, circostanza che, invece, era stata ritenuta per certi versi dal TAR anche per il tramite di un riesame più complesso di tutte le posizioni ai fini del superamento della prova di resistenza.
“Ora ci si attende che il Ministero dell’Università e della Ricerca ottemperi con trasparenza e celerità al provvedimento del Giudice, consentendo, finalmente, ai giovani studenti di intraprendere il desiderato percorso di studi”, continua l’Avv. Michele Bonetti.
Sul punto rimettiamo un bell’articolo pubblicato sul sito del Corriere della Sera in cui si parla dei nostri ricorsi vittoriosi