Sempre più ombre sul concorsone della scuola per l’assunzione dei docenti a tempo indeterminato;
una candidata non presente nell’elenco degli ammessi all’orale, ma convinta di aver sostenuto un’ottima prova ha, infatti, recentemente scoperto che l’esito del suo scritto - sostenuto lo scorso febbraio dopo le prove pre-selettive - riportava una valutazione “ottima”.
Dopo aver atteso invano una risposta del Ministero dell’Istruzione alla richiesta di accesso agli atti avanzata, la candidata decideva di recarsi direttamente all’ufficio scolastico regionale dove scopriva di aver ottenuto un punteggio pari a 36/40, ossia di gran lunga superiore alla sufficienza.
“I casi sono una novantina. Ho presentato ricorso al Tar per sostenere una prova suppletiva con una nuova commissione. E’ pronto anche un esposto alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per valutare se vi siano estremi di reato quali l’abuso d’ufficio”, dichiara l’Avvocato Michele Bonetti ai microfoni de “Il fatto quotidiano”.
Oltre una novantina di concorrenti pur avendo superato con successo la prova scritta del concorso docenti si sono visti esclusi dalla graduatoria degli ammessi all’orale e quindi negare la possibilità di ottenere la tanto agognata abilitazione.
Quanto accaduto nella regione Lazio è solo la punta dell’iceberg, è il chiaro segno che l’Amministrazione non è in grado di dare la giusta importanza ai diritti dei cittadini, che oltre a preoccuparsi di effettuare delle buone prove concorsuali, devono preoccuparsi di controllarne la correzione.
Oltre ai 90 docenti esclusi dalla graduatoria di merito nonostante il superamento della prova scritta, oggi nella Regione Lazio vi sono centinaia di docenti che nonostante abbiano terminato tutte le fasi concorsuali e risultati vincitori, a distanza di tre mesi, sono ancora in attesa della pubblicazione delle graduatorie.
Sul concorso docenti, la ministra Maria Chiara Carrozza ha annunciato una operazione trasparenza. Nei prossimi giorni saranno forniti numeri e dettagli chiarendo anche i rallentamenti verificatisi in due regioni: Toscana e Lazio. Per i concorrenti ingiustamente esclusi, invece, si deve attendere il giudizio della magistratura.
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