
In data 25 giugno 2014 finisce una battaglia tra l’UdU e l’Ateneo fiorentino, e a mettere la parola fine è un’ordinanza cautelare ottenuta in secondo grado su una vicenda nota alle cronache locali che aveva coinvolto migliaia di studenti toscani. L’UdU Firenze aveva evidenziato con veemenza sulla stampa e nelle aule giudiziarie, anche penali una serie di irregolarità concorsuali attinenti al concorso di Medicina e Chirurgia dell’anno accademico 2013/2014. A Firenze più che mai era stato violato il principio dell’anonimato e della segretezza concorsuale e l’Università aveva dato ad ogni candidato un cartellino da appende ad ogni concorso con sopra scritto nome e cognome. Il Tar fiorentino aveva rigettato il ricorso decretando l’incompetenza del TAR locale poiché il concorso ormai è caratterizzato da una graduatoria nazionale che fa si che l’unico TAR competente è quello del Lazio. Il TAR del Lazio adito poi in riassunzione aveva rigettato il ricorso condannando l’UdU a migliaia di euro di spese legali. L’UdU ed i suoi legali imperterriti hanno adito il Consiglio di Stato che ha riformato il provvedimento ammettendo tutti i ricorrenti patrocinati dall’UdU e annullando la condanna alle spese legali. Ancora una volta la nostra determinazione e perseveranza ci ha fatto raggiungere la meta!
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