
E’ il caso di Medicina e Odontoiatria per l’università di Bari, Foggia e Campobasso; Il Tar ha sospeso tutte le dette graduatorie aggregate. Il tutto nasce da un’inchiesta di una ricorrente, parte offesa in un procedimento penale patrocinato dall’Avvocato Michele Bonetti.
A Campobasso ogni candidato aveva un tesserino di identificazione con nome e cognome e sul tavolo la commissione invitava a mettere la carta d’identità accanto al compito con il codice d’identificazione bene in vista. Tutto ciò ha violato la regola dell’anonimato, rendendo identificabili i compiti dei candidati prima della loro correzione.
Ad aggravare il tutto vi è stata anche l’indicazione della commissione di restituire i plichi in ordine alfabetico; in tal modo si poteva ancor meglio identificare il candidato. Ora l’università sarà costretta ad agire in via di autotutela ammettendo i ricorrenti per non vedersi caducare il concorso.
Vedi il provvedimento vittorioso di sospensione della graduatoria.