
È stata pubblicata oggi, 13 ottobre 2020, la sentenza che segna la chiusura dell’annoso contenzioso incardinato dinanzi al G.A. nell’ambito del concorso per il reclutamento dei Dirigenti Scolastici, e che rigetta definitivamente l’appello del Ministero.
La questione traeva origine dall’illegittima esclusione di alcuni candidati dalla graduatoria di merito del concorso a Dirigenti Scolastici, bandito con D.D. adottato in data 13 luglio 2011, e pubblicata dall’USR per la Campania.
L’azione si è conclusa con la sentenza del Consiglio di Stato che, pronunciandosi definitivamente sui motivi dedotti in appello, ha dato ragione agli aspiranti dirigenti scolastici che ora potranno essere inseriti nelle relative graduatorie in base al proprio punteggio conseguito nelle prove concorsuali e assumere i relativi incarichi.
“È una sentenza che affronta in maniera pragmatica il problema della carenza di Dirigenti Scolastici contestualmente all’inadeguata pianificazione delle fasi e delle prove concorsuali” commenta l’Avv. Michele Bonetti, fondatore dello Studio Legale Bonetti & Delia “il Ministero da sempre dimostra di mettere in campo strumenti da un lato insufficienti in punto di programmazione e dall’altro abnormi in punto di valutazione delle competenze professionali richieste ai candidati che, spesso, occupano già le posizioni a cui ambiscono ma da precari, ad esempio con le c.d. reggenze, come nel caso di specie. Ora – continua l’Avv. Bonetti – l’obiettivo è quello di acclarare giudizialmente le numerose illegittimità verificatesi anche nel concorso per i Dirigenti Scolastici bandito nel 2018 e su cui si attende la pronuncia del Consiglio di Stato sulla sentenza di annullamento del TAR”.
La decisione del Collegio ha tenuto conto anche dell’esigenza di consentire la copertura di tutti i posti necessari a colmare le effettive vacanze, stante anche l’acclarata professionalità (non contesta in giudizio) dei candidati che hanno portato a termine, superandole, tutte le prove concorsuali.