Il ricorso è possibile e si può scendere nel merito della valutazione. Per il TAR del Lazio <<la assenza di una valutazione complessiva che designi le capacità effettive dello studente ad affrontare la classe superiore e la assoluta impossibilità per lo stesso di recuperare le insufficienze accusate in prima media nel corso degli studi della classe superiore, che avrebbe dovuto costituire oggetto di una motivata rilevazione dell’Organo esaminatore, mancante nella motivazione del deliberato dell’Organo di valutazione adottato a maggioranza>>, determina l’ammissione sub iudice dello studente alla classe superiore.
Nella specie si trattava di una scuola privata romana che non aveva consentito l’ammissione alla classe successiva, dalla I° media alla 2° media.